:: Torna all'indice ::

L'impostazione del foglio di stampa nella stampa offset a foglio

In questo capitolo trattiamo dell'impostazione del foglio di stampa (o foglio macchina) nella stampa offset a foglio.

L'impostazione del foglio macchina in altri processi di stampa ha degli aspetti che sono propri dello specifico processo, condivide tuttavia molti concetti che verranno espressi qui.

Anche l'impostazione del lavoro di stampa nella stampa a bobina ha degli aspetti che le sono propri, in certi casi anche piuttosto complessi. Tuttavia, per poterla trattare, sarà necessario prima comprendere i concetti relativi all'impostazione del foglio macchina nella stampa a foglio.

L'impostazione del foglio di stampa delle segnature

Si ha a che fare con il concetto di segnatura sia con gli stampati librari, sia con quelli paralibrari, sia con alcuni stampati extralibrari: ogni volta che si ha a che fare con stampati che hanno delle pagine.

Ricordiamo che le pagine che costituiscono uno stampato sono raggruppate nelle segnature. È già stato spiegato il concetto di segnatura. Vale la pena di riprenderlo e ricordarlo qui.

La segnatura è un raggruppamento di pagine che vengono stampate contemporaneamente sul medesimo foglio di stampa. Si parla comunque di segnature anche quando le pagine vengono stampate su una bobina di carta.

Segnatura e foglio di stampa non sono sempre esattamente la stessa cosa. Su un foglio di stampa può esserci una, o più segnature (due, o quattro). Solo nel caso che ce ne sia una sola, foglio di stampa e segnatura sono la stessa cosa.

Nella stampa mediante una macchina da stampa a foglio la successione di operazioni per l'allestimento è dunque la seguente:


Una segnatura piegata, prima di essere rifilata. Dovrà essere rifilata lungo le linee blu: in testa, al piede e davanti.

Nel caso della brossura, anche le copertine vengono stampate in più copie contemporaneamente. Dovranno essere separate (ossia subire l'operazione di spartitura), e quindi applicate al blocco delle segnature

Nella realizzazione di uno stampato che è ha delle pagine, queste vengono raggruppate in segnature per diversi motivi:

La scelta di avere più di una segnatura sullo stesso foglio stampato può invece essere necessaria quando si stampa su carte di elevato spessore avendo a disposizione una macchina da stampa di grande formato: la macchina di grande formato permette di stampare molte pagine per volta (e quindi di avere una maggiore produttività), ma l'elevato spessore della carta non permette un numero elevato di pieghe incrociate.

Con degli esempi sarà certo più agevole capire questi concetti.


schema di segnatura in sedicesimo. I numeri rappresentano il numero di pagina della prima segnatura. La seconda andrà dal 17 al 32, la terza dal 33 al 48, e così via. Le linee tratteggiate rappresentano le pieghe, le linee continue i tagli.
 

Esempio di allestimento di un libro composto da n segnature in sedicesimo. Ogni foglio di stampa riporta una singola segnatura in sedicesimo.
La stampa della copertina avviene, in questo esempio, stampando 2 copertine contemporaneamente.

Cosa succede al foglio quando entra nella macchina da stampa

Il foglio è inserito nella macchina da stampa grazie al mettifoglio.

Il mettifoglio è il dispositivo che preleva un foglio alla volta da una pila di fogli sollevando quello che sta sopra mediante delle ventose aspiranti, e avviandolo verso il primo gruppo stampante, facendolo scendere lungo un piano inclinato chiamato tavola di puntatura.

Al termine della tavola di puntatura il foglio si arresta per un istante battendo contro i due registri frontali, e viene spinto (o tirato) lateralmente battendo contro la squadra.

I due registri frontali e la squadra costituiscono i tre punti su cui avviene la messa a registro del foglio: 3 punti fanno sì che ogni foglio sia esattamente nella stessa posizione.

Due punti di registro non fissano la posizione del foglio, tre invece sì

Il foglio viene immediatamente dopo catturato dalle pinze di inserimento, trasferito alle pinze di trasporto (avviene il cosiddetto scambio di pinze) poste sul cilindro di pressione, e, dopo avere ricevuto la stampa dal cilindro caucciù, trasferito agli altri gruppi stampanti, o agli organi di uscita, sempre mediante dei successivi scambi di pinza.

Le pinze afferrano il foglio dal lembo anteriore, e, a causa della loro presenza, non è possibile imprimere la stampa sulla striscia anteriore del foglio. Tale striscia non stampabile, di una larghezza che varia, a seconda della macchina da stampa utilizzata, tra gli 0,8 e 1,5cm circa, prende il nome di bianco di pinza.

Il lato anteriore del foglio, di entrata nella macchina da stampa, prende il nome di lato pinza. Il lato posteriore si chiama lato di contropinza. Il lato su cui agisce la squadra prende il nome di lato squadra. La squadra può essere messa a destra o a sinistra a seconda della necessità.

Direzione di inserimento del foglio, con l'indicazione del lato pinza, lato contropinza e lato squadra (che può essere a destra o a sinistra), e del bianco pinza, indicato in giallo.

Ogni macchina è caratterizzata da un suo formato. Il formato della macchina indica il massimo formato del foglio che può essere stampato.

Ad esempio su una macchina di formato 72 x 52cm possono essere stampati fogli formato 70 x 50cm, oppure fogli formato 64 x 44cm, ma non possono essere stampati fogli di formato 88 x 64cm.

Esempi di fogli per la stampa di singole segnature regolari

Si riportano qui alcuni esempi di schemi di fogli per la stampa di singole segnature (si può indicare come impostazione singola). In questo caso su ogni foglio abbiamo una sola segnatura.

Negli schemi con il tratto continuo sono indicati i tagli, con il tratteggio le pieghe. La "croce di sant'Andrea" in rosso indica il formato finito di una singola pagina. La striscia gialla rappresenta il bianco pinza. È indicato anche il dorso, corrispondente all'ultima piega incrociata che viene fatta.

È indicato con le cifre romane corsive (i, ii, iii, iv) l'ordine con cui avvengono le pieghe del foglio.

Le strisce di carta che vengono tagliate ed eliminate o nell'operazione di rifilo preliminare (se necessario) o di rifilo trilaterale (sempre necessario) prendono il nome di rifili o sfridi.

Tutti gli schemi qua sotto indicano segnature con formato finito di pagina uguale. Ogni foglio di stampa ha formato doppio rispetto al precedente.

Foglio riportante una singola segnatura in IV (quartino): 2 pagine in bianca e 2 pagine in volta. Il foglio riceverà una sola piega.


Foglio riportante una singola segnatura in VIII (ottavo): 4 pagine in bianca e 4 pagine in volta. Il foglio riceverà 2 pieghe incrociate.


Foglio riportante una singola segnatura in XVI (sedicesimo): 8 pagine in bianca e 8 pagine in volta. Il foglio riceverà 3 pieghe incrociate.


Foglio riportante una singola segnatura in XXXII (trentaduesimo): 16 pagine in bianca e 16 pagine in volta. Il foglio riceverà 4 pieghe incrociate.

I rifili

Osservando un foglio di stampa si nota subito che i rifili non hanno la stessa larghezza. È necessario seguire alcune regole per impostare correttamente il foglio.

Queste regole devono tenere conto delle dimensioni del bianco di pinza, delle caratteristiche della taglierina trilaterale, con cui viene effettuato il rifilo trilaterale (in testa, piede e davanti), e di altre esigenze che andremo ora ad analizzare.

La taglierina trilaterale ha delle limitazioni che impongono le larghezze minime e massime del rifilo che può essere effettuato:

Il bianco pinza abbiamo già visto che dipende dalla macchina da stampa, e abbiamo visto che ha una dimensione tra gli 0,8 e 1,5 cm circa.

Osserviamo allora le seguenti figure:

questa figura mostra una pagina in cui è presente un'immagine smarginata, rappresentata dal rettangolo verde, ossia un immagine che arriva sino al bordo della pagina. Affinché, quando si effettua il rifilo, a causa delle sempre possibili imprecisioni del taglio, non rimanga un antiestetico filetto bianco in corrispondenza del bordo della pagina, è necessario che le immagini smarginate vengano impostate con un'abbondanza, ossia devono fuoriuscire di 1÷2 mm (0,1 ÷ 0,2 cm) dal bordo della pagina.

Il rifilo sul lato pinza (rifilo in pinza) dovrà pertanto essere:

rifilo in pinza ≥ bianco pinza + abbondanza

quindi in pratica, se consideriamo un bianco pinza di 1,3 cm e un'abbondanza di 0,2 cm:

rifilo in pinza ≥ 1,3 cm + 0,2 cm ≥ 1,5 cm

Questo quindi è un valore che si può prendere in considerazione per calcolare la normale larghezza del rifilo di pinza, che permette di lascaiare sufficiente spazio in qualsiasi caso, anche quando ci sono immagini smarginate.

Tuttavia, poiché non si hanno sempre immagini smarginate, a volte può essere utile ridurre le dimensioni del rifilo, per evitare di dovere per forza utilizzare un formato di carta per il foglio più grande.

Si osservi allora la seguente figura:

questa figura mostra una pagina in cui è presente una pagina con margini: il rettangolo azzurro rappresenta la gabbia della pagina, ossia lo spazio che contiene i grafismi. Tutto quello che c'è all'esterno della gabbia costituisce i margini.

Nella figura a destra è stato lasciato un rifilo in pinza delle stesse dimensioni che avrebbe avuto in caso di immagini smarginate.

Nella figura a sinistra si vede come, nel caso di pagine con margini, il bianco pinza può tuttavia essere lasciato "invadere la pagina". Si vede, in altre parole, come il rifilo in pinza possa essere ridotto rispetto alle dimensioni che avevamo ricavato prima.

In questo caso il rifilo in pinza può essere ridotto fino alle dimensioni minime che può avere un generico rifilo. È qulla che si chiama "impostazione in pinza-lavoro". Ossia nel caso normale fino a 0,5 cm. È comunque una misura da prendere in via abbastanza eccezionale, in quanto la zona in cui le pinze afferrano il foglio rimane nello stampato finito, e possono essere visibili i segni (e gli eventuali sporchi) delle pinze che hanno afferrato il foglio.

Ricapitolando, come regola generale:

Esempio di impostazione di foglio di stampa e calcolo della massima dimensione della pagina possibile

Quindi, prendendo ad esempio un'impostazione di una segnatura in VIII stampata singolarmente su un foglio 64 x 44 cm, nel caso ci possano essere immagini smarginate, le pagine potranno misurare al massimo (osservando il disegno):


64 - 0,5 - 0,5 · 2 . 0,5) / 2 = (64 - 2) / 2 = 31 cm

(44 - 0,5 - 1,5) /2 = 42 / 2 = 21 cm;


Pertanto in questo caso le pagine non potranno misurare più di 21 x 31 cm in caso di immagini smarginate.


Aspetti della macchina da stampa che influenzano l'impostazione del foglio

Abbiamo già visto un importante aspetto della macchina da stampa che influenza l'impostazione del foglio: la presenza delle pinze di trasporto che fanno sì che sia presente il bianco pinza.

Ma vediamo un po' più in dettaglio gli schemi di alcune tipiche macchine da stampa lito-offset, e di capire le operazioni che avvengono nella fase di stampa.

La macchina a elementi in linea

Il tipo di macchina da stampa lito-offset oggigiorno più comune è la macchina a elementi in linea:

Schema di macchina quattrocolori a elementi in linea tipo 4-0. Si osservano, andando da destra a sinistra: il mettifoglio, 4 gruppi stampanti in linea, il dispositivo di uscita. Sono inoltre schematicamente indicati, con le lettere:

In ogni gruppo stampante è presente un calamaio, in cui è caricato l'inchiostro del colore utilizzato da quel gruppo stampante, su ogni cilindro porta-forma è montata una lastra (ossia una forma da stampa) che ha la funzione di stampare un solo colore. La successione dei colori può essere, ad esempio:

Questa è la tipica successione per la stampa in quadricromia.

Un foglio entrando riceve pertanto la stampa dei quattro colori in successione, ed esce stampato a quattro colori su un solo lato. La sigla 4-0 sta proprio a indicare ciò: 4 colori su un lato, 0 sull'altro

Con una macchina di questo tipo la stampa in bianca e volta in quadricromia avviene facendo passare due volte ciascun foglio.

Pertanto la pila dei fogli stampati deve essere voltata mediante una macchinario detto voltapila.

Se la stampa della bianca è differente dalla volta (come comunemente è) dopo il primo passaggio devono essere cambiate le quattro lastre:

Per la stampa dei fogli in quadricromia in bianca e volta pertanto la successione è:

  1. caricamento inchiostro
  2. inserimento delle lastre
  3. caricamento pila di carta
  4. regolazione macchina (calamaio e registri)
  5. stampa fogli di avviamento fino all'ottenimento del primo foglio buono
  6. stampa tiratura
  7. volta della pila
  8. pulizia caucciù
  • dopo 8, di nuovo dalla 2 alla 6

  • Le operazioni 1-5 e 7-8 insieme costituiscono la fase d'avviamento, la sola operazione 6 è la vera e propria stampa della tiratura.

  • Nulla impedisce di "sottoutilizzare" una macchina di questo tipo per la stampa, ad esempio, a 1 o 2 colori, qualora non si avesse a disposizione una macchina monocolore o bicolore. In questi casi 3 o 2 gruppi stampanti rispettivamente verrebbero lasciati inattivi.
  • La macchina a elementi in linea convertibile

  • Una macchina a più elementi in linea può essere del tipo convertibile, ossia, tra due gruppi stampanti, può essere presente un dispositivo di inversione del foglio che cattura il foglio dal lato di contropinza e lo ribalta invertendone il moto, facendolo diventare lato di pinza.

  • In una macchina di questo tipo il foglio può essere stampato, a seconda della necessità, solo su un lato, oppure su entrambi i lati.

  • Ad esempio:


  • schema di macchina bicolore convertibile a elementi in linea tipo 2-0/1-1

  • In una macchina di questo tipo pertanto i fogli potranno essere stampati a due colori su un solo lato, oppure a un colore in bianca, e 1 colore in volta. Ecco il significato della sigla 2-0/1-1

  • Una macchina di questo tipo ha quindi una maggior flessibilità.

  • Questa, ad esempio, potrà essere utilizzata:
  • Esistono ad esempio macchine convertibili di tipo:

    il cui significato delle sigle è facilmente intuibile.


    La girata o volta del foglio

    La girata o volta del foglio può avvenire:

    La girata può avvenire:

    La girata in 12 può comportare, se i lati di pinza e contropinza del foglio non sono preventivamente tagliati in perfettamente parallelo, dei problemi di registro. Quindi è sempre opportuno evitarla quando si fa la girata fuori macchina.

    Ovviamente in macchina non può essere evitata, sarà pertanto necessaria una grande attenzione nel verificare il perfetto parallelismo dei lati lunghi dei fogli.

    Di questo fatto ovviamente, nell'impostazione del foglio macchina si dovrà tenere conto: in caso di girata in 12 sarà necessario tenere conto dello spazio del bianco pinza, sia sul lato di pinza, sia su quello di contropinza, che dopo la girata diventerà a sua volta, lato di pinza.

    Formato macchina e formato carta

    Abbiamo già visto che il formato della macchina indica il massimo formato del foglio che può essere stampato. Si parla di formato macchina e formato carta, rispettivamente.

    Non esistono delle vere e proprie standardizzazioni per quanto riguarda i formati macchina, ma delle consuetudini sì.

    Per quanto riguarda i formati di carta invece esistono delle standardizzazioni per i formati finiti dei prodotti, ma non per i formati dei fogli così come vengono forniti dalle cartiere. Anche se una cartiera, dovendo cercare di razionalizzare la produzione evitando sprechi, limita sempre i formati disponibili, a meno che riceva grandi ordinativi, dove in questo caso può, entro certi limiti, adeguarsi alle richieste del cliente.

    Per questo motivo i formati dei fogli disponibili per la stampa sono derivati in genere da due "serie", i cui formati "base" sono:

    Dimezzando man mano il lato lungo (o raddoppiando il lato corto) si hanno anche i formati derivati:

    denominazione
    lato corto [cm]
    lato lungo [cm]
    doppio elefante
    100
    140
    elefante
    70
    100
    mezzo elefante
    50
    70
    quarto elefante
    35
    50


    denominazione
    lato corto [cm]
    lato lungo [cm]
    doppio protocollo
    88
    128
    protocollo
    64
    88
    mezzo protocollo
    44
    64
    quarto protocollo
    32
    44

    I più importanti formati di standardizzazione dei prodotti grafici finiti sono la serie A (definita da norme ISO) e la serie B.

    Entrambi queste serie di formati (ISO A e ISO B) hanno la caratteristica di avere i lati in rapporto 1:√2. In questo modo, tagliando o piegando il foglio in due parti uguali, dimezzando il lato lungo, i nuovi lati che ne risulteranno saranno sempre in rapporto 1:√2 (si noti che questa proprietà non è invece vera per i formati elefante e protocollo).

    La serie ISO A prende origine dal formato A0 che ha superficie pari a 1m2, e che quindi misura 84,1cm x 118,9cm (infatti 84,1 · 118,9 = 9˙999,49 cm2 ≈ 10˙000 cm2 = 1 m2.

    Dimezzando man mano il lato lungo si hanno i seguenti formati:

    denominazione
    lato corto [cm]
    lato lungo [cm]
    A0
    84,1
    118,9
    A1
    59,4
    84,1
    A2
    42,0
    59,4
    A3
    29,7
    42,0
    A4
    21,0
    29,7
    A5
    14,8
    10,5

    Il formato A4 (21 x29,7 cm) è certo il più comune, ed è facile ricordando questo risalire a tutti gli altri.

    La serie ISO B prende origine dal formato B0 che ha lato minore pari a 1 m, e che quindi misura 100,0 cm x 141,4 cm.

    Dimezzando ogni volta il lato lungo si hanno i seguenti formati:

    denominazione
    lato corto [cm]
    lato lungo [cm]
    B0
    100,0
    141,4
    B1
    70,7
    100,0
    B2
    50
    70,7
    B3
    35,3
    50

    Come si vede la serie ISO B non si discosta molto dalla serie elefante, e viene a volte usata per i formati dei fogli di stampa.

    I formati delle macchine da stampa seguono in genere i formati più comuni della carta, e in particolare del formato elefante, ma in generale permettono la stampa di formati di foglio anche di qualche centimetro più grande.

    Così ad esempio con una macchina di formato 102 x 72 cm sarà possibile stampare il formato elefante 100 x 70 cm, ma sicuramente anche il formato protocollo 88 x 64 cm, che è più piccolo.

    Spesso una macchina di questo tipo viene indicata semplicemente come una "100 x70", sottintendendo che è in realtà in grado di stampare un formato leggermente più grande.

    Su questa macchina è poi possibile stampare dei formati ancora più piccoli, come ad esempio il 70 x 50 cm, anche se in questo caso la macchina sarebbe "sottoutilizzata". In genere in questo caso è preferibile stampare due volte contemporaneamente, sullo stesso foglio 100 x 70 cm, lo stesso soggetto che misura 70 x 50 cm, in quanto si dimezzeranno i tempi di tiratura.

    Esiste anche un formato minimo che ogni macchina può stampare, ma in genere è un formato molto più piccolo del formato massimo, e in pratica non lo si usa mai.

    Esempi di possibili formati di macchina da stampa lito-offset a foglio:

    Nel ragionare sull'impostazione del foglio di stampa è quindi bene partire dai formati più grandi stampabili con la macchina da stampa che si ha a disposizione, in modo da avere i più brevi tempi di tiratura e il massimo sfruttamento della carta (per limitare gli scarti) in base al formato del prodotto che si deve ottenere, compatibilmente con altre esigenze tecniche che potrebbero essere a disposizione.

    Verrà più avanti fornita una procedura per scegliere la migliore impostazione del foglio, ma per ora limitiamoci a porci, come esempio, un problema abbastanza semplice, e a risolverlo per via essenzialmente grafica.

    Esempio 1

    Abbiamo a disposizione una macchina da stampa lito-offset a foglio di formato 102 x 72 cm, non convertibile, e dobbiamo stampare un libro le cui pagine sono in formato A4 (21 x 29,7 cm).

    Tenendo conto che:

    quale sarà  l'impostazione del foglio migliore, allo scopo di ridurre il più possibile i tempi di tiratura e di ridurre il più possibile gli scarti di carta?

    Allo scopo di ridurre il più possibile i tempi di tiratura dobbiamo scegliere, tra le due serie elefante e protocollo, i formati più grandi possibile.

    Poiché la macchina è di formato 102 x 72 cm, il formato carta che scegliamo è uno dei due seguenti:

    In grigio è il formato macchina, su cui sono mostrati i due massimi formati possibili, su quella macchina, della serie elefante e della serie protocollo

    Sempre allo scopo di ridurre il più possibile i tempi di tiratura dobbiamo scegliere, tra i due formati, quello che permette di impostare la segnatura con il maggior numero possibile di pagine, mentre allo scopo di ridurre il più possibile gli scarti di carta dobbiamo scegliere, tra i due, quello che permette di avere i rifili più piccoli possibile, compatibilmente con le limitazioni e le esigenze sui rifili già viste (compresa la necessità di tenere conto del bianco-pinza).

    Sul formato carta 88 x 64 cm possiamo impostare una segnatura in XVI:

    Anche sul formato 100 x 70 cm possiamo impostare una segnatura in XVI, ma con rifili molto più grandi, e quindi maggior spreco di carta.

    Non possiamo invece ovviamente impostare una segnatura in XXXII perché evidentemente non ci sta.

    Potremmo impostare una segnatura in VIII, ma significherebbe sottoutilizzare la macchina da stampa.


    A sinistra l'impostazione di una segnatura in XVI su un foglio formato 88 x 64 cm (protocollo); a destra la stessa segnatura su in foglio formato 100 x 70 cm (elefante). Tutta l'area in azzurro è in più, e quindi viene sprecata. La "croce di Sant'Andrea" in rosso mostra il formato pagina A4 (21 x 29,7 cm).  Si vede che il rifilo di pinza è tenuto al minimo possibile (1,5 cm), mentre la "carta in avanzo" è posta in contropinza: questa è una scelta in genere preferibile, perché permette di avere un registro di stampa migliore)

    La scelta cadrà ovviamente sul formato 88 x 64 cm, che permette un risparmio di carta di circa il 20%.

    Esempio 2

    Abbiamo a disposizione una macchina da stampa lito-offset a foglio di formato 72 x 52 cm, non convertibile, e dobbiamo stampare un libro le cui pagine sono in formato 17 x 24 cm. Non ci sono immagini smarginate

    Tenendo conto che:

    quale sarà  l'impostazione del foglio migliore, allo scopo di ridurre il più possibile i tempi di tiratura e di ridurre il più possibile gli scarti di carta?

    Allo scopo di ridurre il più possibile i tempi di tiratura dobbiamo scegliere, tra le due serie elefante e protocollo, i formati più grandi possibile.

    Poiché la macchina è di formato 72 x 52 cm, il formato carta che scegliamo è uno dei due seguenti:


    In grigio è il formato macchina, su cui sono mostrati i due massimi formati possibili, su quella macchina, della serie elefante e della serie protocollo

    Sempre allo scopo di ridurre il più possibile i tempi di tiratura dobbiamo scegliere, tra i due formati, quello che permette di impostare la segnatura con il maggior numero possibile di pagine, mentre allo scopo di ridurre il più possibile gli scarti di carta dobbiamo scegliere, tra i due, quello che permette di avere i rifili più piccoli possibile, compatibilmente con le limitazioni e le esigenze sui rifili già viste (compresa la necessità di tenere conto del bianco-pinza).

    Sul formato carta 64 x 44 cm possiamo impostare una segnatura in VIII, con rifili molto grandi.

    Sul formato 70 x 50 cm possiamo impostare una segnatura in XVI, impostando il foglio in "pinza-lavoro", in quanto non abbiamo immagini smarginate.


    A sinistra l'impostazione di una segnatura in XVI su un foglio formato 70 x 50 cm (mezzo-elefante); a destra l'impostazione di una segnatura in VIII su in foglio formato 64 x 44 cm (mezzo protocollo).  La "croce di Sant'Andrea" in rosso mostra il formato pagina 17 x 24 cm.  Si vede che il rifilo di pinza è stato tenuto a 0,5 cm, impostazione possibile causa l'assenza di immagini smarginate (impostazione in pinza-lavoro).

    La scelta cadrà ovviamente sul formato 70 x 50 cm, in quanto possiamo stampare un XVI, con rifili minimi, mentre il 64 x 44 cm ci permette di stampare una segnatura con la metà di pagine (VIII) e con molto spreco di carta.

    Qui viene data una metodologia generale per l'impostazione del foglio macchina, in tutti i casi che potrebbero presentarsi


    AGGIORNARE DA QUI IN POI:

    bianca e volta assieme o sulla medesima


    Senso di fibra



  • :: Torna all'indice ::

    Livio Colombo
    Alcuni diritti riservati:
    Licenza Creative Commons
    Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.